CONSORZIO CACCIA VALLE PEGA COMACCHIO
Per i pigri e per chi non ha tempo una buona notizia: anche in Italia è ora possibile cacciare in una ottima riserva selvaggina stanziale naturale cioè non liberata la sera prima dell’arrivo del cacciatore o addirittura il mattino stesso. Può sembrare fantasia, eppure si tratta di una piacevole realtà, resa possibile soprattutto grazie all’attenta gestione dell’habitat e al numero strettamente controllato di capi da abbattere. Non vengono rilasciati permessi giornalieri ma solo quote annuali di varia natura; il suo terreno pianeggiante risulta adatto anche a cacciatori non particolarmente allenati. Stiamo parlando dell’A.F.V. “Valle Pega” che si estende su un territorio di circa 1500 ettari a un paio di chilometri dalla città di Comacchio. Confina ad Est e a Sud con le aree vallive comacchiesi, ad Ovest con l’ampia zona di ripopolamento e cattura del Mezzano.
La superficie aziendale è suddivisa in cinque macro-zone di circa 300 ettari l’una. Il territorio è a vocazione prettamente agricola, spiccano tra le varie colture il frumento, il mais, l’erba medica e il sorgo rosso.
All’interno di ogni zona si trovano inoltre vari canali, idonei alla sosta di molti anatidi in inverno, e boschetti frangivento con vegetazione autoctona e fitta macchia. Nell’ala Ovest dell’azienda sorge un vivaio molto esteso che da sempre offre rifugio a specie migratrici – tra cui beccacce, colombacci e tordi – nonché a molteplici specie stanziali, rappresentando un serbatoio da cui si irradia la selvaggina per l’intera durata della stagione venatoria. Le lepri e i fagiani sono totalmente autoctoni, provenienti dal ceppo del Mezzano; il loro numero è mantenuto costante anche grazie alle immissioni nel tardo inverno dei riproduttori di cattura. Con condizioni favorevoli è inoltre frequente incontrare le quaglie. Per quanto riguarda la selvaggina migratoria, l’azienda si popola ogni stagione di circa 10.000 colombacci. Trattandosi di un lembo di terra prospiciente il mare, “Valle Pega” offre l’habitat favorevole per le rotte migratorie di allodole, pavoncelle, beccaccini e tordi, inoltre, per la sua vicinanza alle aree vallive e per la notevole quantità di zone umide interne, ospita per tutta la stagione venatoria specie acquatiche, tra cui germani reali, alzavole e folaghe. Le quote di partecipazione sono annuali, per ogni giornata di caccia possono accedere alla singola zona non più di quattro cacciatori. Il calendario si articola su due turni di caccia: il turno A di giovedì, il turno B di domenica.
- Quota intera: 20 giornate di caccia durante l’intera stagione venatoria,6 gg.gratuite per la migratoria (sabato).Carniere stanzialeannuale:8 lepri,120 fagiani, migratoria secondo calendario
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Sig. Rossi vuole presentare ai nostri lettori Valle Pega ?
L’Azienda Faunistico-Venatoria “Valle Pega”, situata nel comune di Comacchio, ha un’estensione di 1500 ettari ; due lati confinano con le valli di Comacchio e un lato con i 18.000 ettari dell’oasi di ripopolamento e cattura del Mezzano. L’azienda è attraversata da canali ricchi di vegetazione palustre. L’habitat è composto principalmente dalle colture cerealicole classiche della Pianura Padana ed è arricchito da circa 15 km di boschetti di alberi ad alto fusto con ricco sottobosco e tamerici. Proprio in virtù di queste caratteristiche ambientali, Valle Pega è ricca di selvaggina stanziale e migratoria che sosta e si riproduce nei vari territori interni. Dal canto mio, effettuo immissioni primaverili di riproduttori. Per concludere con la selvaggina stanziale occorre citare la lepre che, trovando il suo ambiente ideale,è presente in grandi quantità. Per quanto riguarda la selvaggina migratoria, Valle Pega vanta la presenta di circa 10.000 colombacci ogni anno e di numerose specie acquatiche e limicole.
- Lei vorrebbe dirci che la selvaggina stanziale, in particolare fagiani e starne, non viene lanciata prima dell’arrivo del cacciatore ? Ma come è possibile ?
Come ho già anticipato, i capi riproduttori che vengono immessi prima della stagione degli amori si uniscono agli esemplari selvatici già presenti sul territorio, garantendo non solo un buon successo riproduttivo ma anche la creazione di un patrimonio faunistico in grado di soddisfare le aspettative dei quotisti.
- Ha affermato senza scopo di lucro, vuole precisare ?
Valle Pega è un’azienda no profit: il denaro derivante dalle entrate delle quote viene destinato meramente al pagamento delle imposte amministrative, all’acquisto di selvaggina e all’affitto dei terreni incolti ove poter cacciare.
- Tra la migratoria quale è la specie più abbondante ?
La specie più abbondante e presente per tutto l’anno è certamente il colombaccio, che trova in Valle Pega un ambiente ideale per la sosta, la nidificazione e l’alimentazione. Come intuibile dalla presenza di ampie zone umide interne e limitrofe, nei mesi invernali Valle Pega si popola anche di numerose specie acquatiche: anatidi quali germani reali e alzavole, vari limicoli e rallidi.
- Valle Pega non cede permessi giornalieri ma solo quote annuali. Perché ?
Non cediamo quote giornaliere in quanto Valle Pega non è un fagianodromo e, per questo motivo, non immettiamo selvaggina pronto-caccia.
Per ulteriori informazioni, si può contattare telefonicamente il direttore dell’AFV Sig. Rossi Maurizio al numero 349/6828082